“Non ho mai avuto dubbi sulla sua fedeltà”, “Credevo fossimo una bella coppia”, “Come ho fatto a non capire?” questo e altro, capita di pensare quando si scopre un tradimento.
Nella vita di una coppia il momento in cui viene “scoperto” il tradimento è uno degli eventi più drammatici e può avere con conseguenze devastanti. E’ un po’ come uno spartiacque: segna un prima e un dopo.
Dopo lo smarrimento, si fanno largo il dolore e la rabbia e con loro, domande come: “Posso davvero credere che mi ami ancora?” “Come posso perdonare?”, “Come posso ricominciare a fidarmi?”
Il tradimento mina, non solo la fiducia verso il partner, ma anche verso se stessi. Ci fa sentire “non abbastanza”; non abbastanza attraenti, non abbastanza giovani, non abbastanza brillanti…
Mette in discussione sia l’immagine di noi stessi, ma anche che della persona che amiamo, che improvvisamente guardiamo come se fosse un estraneo e di cui mal tolleriamo la vicinanza.
Se è vero che il dolore più grande è sulle spalle di chi ha subito il tradimento, è pur vero che le conseguenze emotive si manifestano anche nel partner infedele, che può provare un profondo senso di colpa, per la sofferenza arrecata e sentimenti depressivi per aver commesso questa grave “offesa”.
La sofferenza arrecata da un tradimento è grande e devastante, non tutti sono in grado di perdonare perché ogni persona è diversa e ogni coppia è un mondo a sé. Nessuno può dire, a chi è stato tradito se è giusto perdonare oppure no; non potrà farlo l’amica del cuore, il fratello o la madre e nemmeno lo psicoterapeuta.
Come si può superare
- Occorre molta forza e amore: per riparare le crepe date da un tradimento, ci vuole tanta energia, volontà e amore da parte di entrambi.
- Comprendere l’errore: chi ha tradito deve aver compreso il suo errore e impegnarsi affinché non ricapiti, deve essere consapevole e pentito del dolore che ha provocato, riconoscendo, prima di tutto a sé stesso, che non valeva la pena di mettere a rischio la coppia per l’altra storia. Ma lo sforzo più grande, indubbiamente, è a carico di chi ha subito il tradimento, perché dovrà superare la delusione, recuperare la stima di sé e dovrà ricominciare a dar fiducia al partner.
- Ricominciare a fidarsi; Chiunque lavori con le coppie, sa che la sfida maggiore, dopo un evento come questo è convivere con la paura che possa ripetersi e il re-imparare a fidarsi dell’altro e di non ultimo di sé.
- Reggere le insicurezze e le paure dell’altro: per aiutare la ricostruzione della fiducia e del rapporto, chi ha tradito dovrà essere abbastanza solido da reggere le insicurezze che si sono create nel partner e, soprattutto nella prima fase, dovrà stargli vicino e sostenerlo nella faticosa ricostruzione della fiducia.
- Evitare di fare continui controlli: se è naturale avere un periodo in cui si hanno dubbi e paure e un grande bisogno di rassicurazione da parte di chi ha agito il tradimento, è anche vero che questa fase non potrà durare in eterno. Dopo un po’ bisogna “correre il rischio” di fidarsi, altrimenti si può scivolare in una gelosia ossessiva e persecutoria, fatta di controlli, dubbi e rinfacci che finiranno soltanto per rendere la vita impossibile a entrambi.
- Capire cosa non ha funzionato: per ricostruire un rapporto sano, si dovrà cercare di capire cosa non ha funzionato nel rapporto. Perché il perdono non può essere solo una “concessione” o una mera ammissione di colpa, ma dev’essere l’impegno comune di creare un legame più soddisfacente, ma soprattutto equilibrato e maturo.
La crisi della coppia come opportunità
Sembra difficile da credere, ma anche un’esperienza così dolorosa (se si tratta di un fatto isolato), quando ben elaborata può trasformarsi in qualcosa di utile al percorso della coppia. Quando entrambi i partner sono impegnati del progetto di ricostruzione potranno trarre insegnamento dagli errori che hanno portato alla crisi e diventare più consapevoli di sé, dell’altro e del valore del loro rapporto.