Dott.ssa Marina Giannerini

Ansia e Attacchi di panico

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Ansia e Attacchi di panico

I disturbi d’ansia rappresentano una problematicità diffusa, con manifestazioni che possono variare in intensità e complessità. Questi disturbi possono influenzare significativamente la vita quotidiana, rendendo le normali attività quotidiane più difficili da gestire.

In alcuni individui, l’ansia si manifesta come uno stato generale di allerta e preoccupazione. Questo stato d’animo può rendere ogni problema quotidiano un fardello e alimentare un timore costante che possa accadere qualcosa di negativo, sia a sé stessi che ai propri cari.

In altre situazioni, i disturbi d’ansia si presentano sotto forma di vere e proprie patologie, come il disturbo da attacchi di panico. Questa forma di ansia patologica può compromettere gravemente la qualità della vita, limitando la capacità di affrontare situazioni quotidiane e interazioni sociali.

Attacchi di Panico

L’ansia a livelli moderati è una risposta normale e funzionale che ci stimola, motiva e rende più reattivi. Tuttavia, per chi soffre di un Disturbo d’Ansia come gli attacchi di panico, l’ansia diventa schiacciante e paralizzante.

Sintomi:

Il disturbo è caratterizzato da intensi sintomi fisici che possono includere:

  • Palpitazioni
  • Sudorazione eccessiva
  • Difficoltà a respirare
  • Giramenti di testa e senso di svenimento
  • Tremori

Durante un attacco di panico, il corpo sembra andare in “tilt”. L’imprevedibilità e l’intensità di questi sintomi possono spaventare chi vive per la prima volta un attacco di panico, spingendo la persona a correre al pronto soccorso, senza comprendere appieno cosa stia accadendo.

Le persone che soffrono di disturbi d’ansia spesso monitorano con ansia ogni variazione del loro stato fisico e cercano di controllare reazioni fisiologiche involontarie, come il battito cardiaco, la respirazione e lo stimolo di minzione. Questa attenzione eccessiva alle funzioni corporee, normalmente spontanee, può ulteriormente alterarle, aumentando la paura e minando la sicurezza della persona. Se questo meccanismo disfunzionale di interazione mente-corpo non viene interrotto, si arriva facilmente all’attacco di panico.

Pensieri Catastrofici Associati:

  • Paura di morire
  • Paura di impazzire
  • Paura di compiere azioni incontrollate o imbarazzanti

In alcuni casi, il terrore provato è talmente intenso che, a questo quadro di sintomi, si aggiunge anche un costante timore che l’attacco si ripeta. Questo porta a una spirale di ansia anticipatoria, trasformando la paura in un’ombra costante che tiene la persona in allerta.

Agorafobia

Il disturbo di attacchi di panico è spesso associato ad altri disturbi, in particolar modo all’Agorafobia. Nella persona che soffre di agorafobia, la possibilità di sperimentare un picco d’ansia o un attacco di panico diventa prevedibile. La probabilità che ciò si manifesti aumenta in specifiche situazioni percepite come rischiose, come cinema, concerti, riunioni di lavoro, supermercati e treni. Si tratta generalmente di contesti “pubblici” in cui allontanarsi risulta difficile o imbarazzante, e dove non è disponibile un aiuto immediato nel caso si presenti l’attacco d’ansia.

Reazioni Tipiche della Persona con Agorafobia

Le persone che soffrono di agorafobia tendono a:

  • Evitare le situazioni che temono
  • Parlare frequentemente del loro problema
  • Chiedere aiuto alle persone vicine, solitamente ai familiari

Per ridurre l’ansia provocata da queste situazioni, la persona tende ad evitarle o a richiedere supporto. Tuttavia, con il progredire dell’evitamento, il soggetto si sentirà sempre più insicuro e meno capace di affrontare le circostanze. Questo aumenta il senso di incapacità e amplia il numero di situazioni percepite come minacciose, portando infine la persona a sentirsi intrappolata dalla propria paura.

Come Superare l’Ansia con la Terapia Breve Strategica (TBS)

Esistono molte teorie, spesso contrapposte, riguardo alla formazione delle patologie di tipo fobico-ansioso e alle modalità di risoluzione di tali disturbi. Secondo il modello strategico, i disturbi d’ansia emergono come il risultato di un complesso processo di retroazione tra l’individuo e la realtà circostante.

Il perpetuarsi nel tempo di certi comportamenti, come l’evitamento, le fughe, le richieste di aiuto, i rituali e i controlli, genera una forma di “equilibrio”, sebbene patologico, da cui il soggetto fatica a emanciparsi. Molto spesso, la persona che soffre di questi disturbi è consapevole che tutte queste azioni, questi escamotage a cui ricorre per provare meno ansia e per sentirsi più sicura, col tempo la rendono più fragile e insicura.

Per modificare questo meccanismo di persistenza, è necessario intervenire per cambiare i comportamenti del soggetto e, soprattutto, la sua percezione della realtà. Questo processo prevede la costruzione di modalità più funzionali di interazione con il mondo, restituendo così fiducia in se stesso.

Negli anni, Giorgio Nardone e i suoi collaboratori hanno sviluppato un modello terapeutico tra i più efficaci per il trattamento dei disturbi d’ansia. Oggi, contrariamente a quanto comunemente si crede, il cambiamento e il superamento di questi disturbi, intensi e debilitanti per la qualità della vita, sono possibili anche senza ricorrere a farmaci o a lunghe e costose terapie.

I disturbi da attacchi di panico e le loro varianti rappresentano l’area con il più alto livello di successo nella Terapia Breve Strategica, con percentuali del 95% di casi risolti.

A chi fosse interessato ad approfondire consiglio i seguenti testi di Giorgio Nardone:

“Paura, panico, fobia“; “Oltre i limiti della paura“; “La terapia degli attacchi di panico“;

“Non c’è notte che non veda il giorno”.