Dott.ssa Marina Giannerini

Fobia

Fobia

La paura è una reazione naturale e utile, poiché ci aiuta a evitare situazioni di pericolo. Tuttavia, quando la paura diventa eccessiva e sproporzionata rispetto alla situazione reale, si trasforma in una condizione patologica e disfunzionale: in questo caso parliamo di fobia.

Cos’è la Fobia?

La fobia è definita come una paura estrema e sproporzionata nei confronti di qualcosa che non rappresenta un reale pericolo. È possibile sviluppare una fobia verso qualsiasi cosa, ad esempio:

  • Animali: come cani, piccioni, topi, ragni.
  • Situazioni: luoghi affollati, volare in aereo, viaggiare in treno, usare l’ascensore, guidare in autostrada, parlare in pubblico.
  • Malattie: patofobia (paura delle malattie)
  • Perdere il controllo delle proprie reazioni fisiche: emetofobia (paura di vomitare), anginofobia (paura di soffocare).

Le persone che soffrono di fobia tendono a mettere in atto alcune strategie per ridurre il disagio, tra cui:

  • Evitamento o fuga dalle situazioni percepite come pericolose.
  • Controllo e allerta costanti nelle situazioni temute.
  • Richiesta di aiuto a familiari o amici.

Ad esempio, una persona con la fobia degli ascensori può scegliere di evitare completamente l’uso dell’ascensore, preferendo salire le scale o chiedendo a qualcuno di accompagnarla. Sebbene questo comportamento possa sembrare una soluzione temporanea, in realtà contribuisce a rafforzare la paura, creando un equilibrio precario basato sull’evitamento.

Fobia della Guida

Un’altra fobia comune è la paura di guidare, che provoca un forte disagio e rende difficoltosa la vita quotidiana. La fobia di guidare si manifesta spesso su strade come tangenziali o autostrade, o in situazioni in cui è necessario attraversare lunghe gallerie o ponti. Alcune persone temono di sentirsi male durante la guida, mentre altre hanno paura di perdere il controllo del veicolo.

Fobia degli Animali

La stessa dinamica si applica alla fobia degli animali. Ad esempio, chi ha paura dei piccioni tenderà a evitare le aree della città dove è probabile incontrarli. Questo comportamento e la costante allerta non fanno che rafforzare la convinzione che l’animale sia pericoloso, rendendo la persona sempre più fragile e spaventata.


Col tempo, gli evitamenti, le fughe e le richieste d’aiuto tendono a espandersi, coinvolgendo anche altre persone che diventano parte di un “soccorso” continuo. Questo circolo vizioso conferma alla persona la “pericolosità” della situazione evitata e rafforza l’idea che non sia in grado di affrontare tali circostanze, specialmente da sola. Così, la persona si ritrova intrappolata in una gabbia di comportamenti che ha contribuito a costruire giorno dopo giorno.

Applicazione della Terapia Strategica per le fobie

La Terapia Strategica è particolarmente efficace nel trattamento dei disturbi d’ansia, come le fobie. Attraverso una serie di manovre terapeutiche mirate, si possono ottenere miglioramenti significativi in poche sedute, anche in caso di disturbi che persistono da anni.

Il terapeuta strategico aiuta il paziente a riconoscere che le strategie adottate fino a quel momento hanno contribuito a mantenere o aggravare il problema, piuttosto che risolverlo. A quel punto, guida la persona verso nuove modalità funzionali di affrontare le situazioni temute, favorendo un cambiamento positivo e duraturo.

Per chi fosse interessato ad approfondire l’argomento, può consultare i seguenti testi di Giorgio Nardone:

“Non c’è notte che non veda il giorno“, “Paura, panico, fobia“, “Oltre i limiti della paura“