
Perché l’ansia aumenta in estate

Perché l’ansia aumenta in estate

Quali sono le ragioni
Il caldo intenso, di per sé, è un potenziale fattore di stress visto che inevitabilmente porta ad un affaticamento fisico. Per questo è comune che i soggetti ansiosi, particolarmente attenti alle sensazioni corporee, nel periodo estivo, possono avere un intensificarsi degli attacchi di panico e dell'agorafobia. In questo periodo dell'anno, il forte caldo e l'afa provocano reazioni fisiche come: sonno disturbato, affaticamento del respiro, aumento della sudorazione, giramenti di testa, cali di pressione. Nella persona che soffre di ansia tutti questi sintomi vengono confusi, scambiati per ansia o come il preludio di un attacco di panico.Comportamenti e pensieri comuni a chi soffre di attacco di panico
Tipicamente chi soffre di disturbi ansiosi, non solo ascolta con preoccupazione ogni variazione del proprio stato fisico, ma cerca anche di controllare le reazioni fisiologiche involontarie (es. battito cardiaco, respirazione, deglutizione...). Il problema però è che, essendo funzioni spontanee, vengono involontariamente alterate proprio dal tentativo di controllarle, col risultato di spaventare sempre più la persona. Se questo meccanismo disfunzionale di interazione mente-corpo non viene interrotto si giunge fino all’attacco di panico. Tal disturbo può dar luogo a pensieri catastrofici quali:- Fare qualcosa di incontrollato o imbarazzante (ad esempio svenire, vomitare o farsela addosso).
- Paura di Morire (ad esempio avere un infarto)
- Paura di Impazzire
In quali situazioni si manifesta con maggior intensità
Lo stato d'allarme solitamente si accentuerà in situazioni quali:- Luoghi affollati e caldi (es. ristoranti o negozi), che vengono percepiti rischiosi perché non si dispone di una rapida via di fuga in caso non ci si senta bene o per l'imbarazzo di doversene andare a causa di un attacco.
- Mezzi di trasporto: metropolitana, bus o treno (soprattutto quando mal arieggiati).
- Guidare l'auto con il caldo intenso può accentuare il timore di sentirsi male in quella situazione e di conseguenza provocare un incidente.
- camminare sotto il sole in una giornata afosa, non è piacevole per nessuno, ma per chi è soggetto a episodi ansiosi, il verificarsi di capogiri, la stanchezza e la forte sudorazione, normali in tali condizioni climatiche, possono essere letti come pericolosi anticipatori del sopraggiunge di un attacco di panico.