Solo chi ha avuto la sfortuna di doversi confrontare con un partner che soffre di gelosia, sa quanto ci si senta inermi di fronte a questo problema e quanto sia devastante, non solo per il rapporto, ma anche per l’integrità della propria immagine.

Provare un pò di gelosia verso il partner è esperienza comune, così come non è patologico temere un un poco il confronto con la relazione precedente, soprattutto se è stata importante e costellata di eventi significativi. Quando si parla di gelosia retroattiva ci si riferisce a qualcosa di ben più opprimente, sia per chi la prova che per chi la subisce. Si tratta infatti una gelosia morbosa provata verso gli ex del proprio partner e può essere un pensiero così invasivo da rovinare ogni momento della vita di coppia perché anche l’evento più banale può far scattare il dubbio, il risentimento e nei casi più gravi addirittura la violenza.

Questa tipologia di problema è riscontrabile sia in uomini che in donne, con alcune differenze. Per le donne la gelosia si focalizza più sull’aspetto emotivo/affettivo (progetti di vita, condivisione di momenti di complicità e di romanticismo), nell’uomo il pensiero è più concentrato sugli aspetti sessuali della relazione precedente, in entrambi i casi il nucleo del disturbo è il bisogno di controllo e possesso. La particolarità è che, chi soffre di questa particolare tipologia di gelosia, rivendica una sorta di possesso, non solo sulla vita presente del partner, ma anche in modo retroattivo sul suo passato.

 

Cosa fa tipicamente chi ha questo problema?

 

  • Non riesce a smettere di immaginarsi il compagno o la compagna mentre vive storie passate. Ripensa spesso ai trascorsi sentimentali e/o sessuale del proprio partner e ha dolorose e a volte “scabrose” fantasie sulle sue vecchie relazioni.
  • I vissuti e le esperienze passate del partner vengono continuamente e rabbiosamente equiparate alle situazioni del presente.
  • l’intensità e la fissità dei dubbi gli provocano rabbia e risentimento.
  • In modo del tutto irrazionale infierisce contro il partner per ciò che ha vissuto prima di conoscerlo, arrivando a mortificarlo a tal punto da farlo sentire colpevole e “sporco”.
  • Sottopone ripetutamente la partner a domande intime riguardo ai suoi precedenti rapporti, spesso con una curiosità morbosa (es. “quanto spesso avevate rapporti?”, “come lo facevate?” “era più bravo di me?”) .
  • Spesso i momenti di tenerezza e di intimità sono compromessi a causa dell’intrusività dei pensieri, seminando nella coppia amarezza e frustrazione.
  • Chi soffre di gelosia retroattiva presenta una vasta serie di comportamenti controllanti verso il partner.
  • Chiede continue rassicurazioni rispetto al loro rapporto; ma a poco o nulla valgono le accorate rassicurazioni, l’affetto e le lacrime a scacciare il demone della gelosia.
  • Per il geloso o la gelosa  retroattiva non è sufficiente che il partner sia amorevole e si comporti correttamente nei suoi confronti, in ogni caso verrà giudicato sulla base delle storie che ha avuto in precedenza, che avranno, nella sua mente, sempre una connotazione negativa.

 

Quali sono le cause?

I motivi di questo problema possono essere vari, i più comuni sono: l’insicurezza e la scarsa autostima, il bisogno di controllo, la paura dell’abbandono o esperienze sentimentali passate in cui si è subito tradimento o comportamenti scorretti.

 

Come “sopravvivere” a un partner con gelosia patologica:

All’inizio di un rapporto amoroso è normale avere voglia di condividere tutto, di raccontarsi per conoscersi, ma se il nuovo partner vi ponesse domande esplicite e volesse particolari sulla vostra precedente vita sessuale, voi glissate elegantemente. Una delle regole auree se si vuole ridurre il rischio di inutili e dannose rimuginazioni o dubbi è, infatti, quella di non cedere alla tentazione di raccontare i dettagli delle precedenti relazioni avute, soprattutto per quel che concerne gli aspetti della vita sessuale.

Evitare confronti allusivi sulle esperienze fatte col precedente partner, perché questo, in una persona insicura può incrementare la competizione e il senso di inadeguatezza, con inevitabili conseguenze sulla serenità del rapporto.

Altro consiglio è quello di non assecondare il bisogno di controllo del partner geloso rinunciando alla propria vita. Non modificate le vostre abitudini, continuate ad uscire con le amiche o gli amici, andate alla cena di Natale coi colleghi, in palestra e a fare le cose che vi gratificano senza farvi condizionare da immotivate gelosie.

Evitate di sentirvi in colpa per ciò che avete vissuto, ricordate che il problema non è il vostro, ma di chi ha il disturbo.

Generalmente la persona nega di avere un problema e ” giustifica” la gelosia ossessiva come una conseguenza del comportamento dell’altro o banalmente nascondendosi dietro a un: “Sono fatto cosi!”. Chi ha questo problema, anche quando prende atto dell’esistenza dei suoi “schemi distorti” e della sua eccessiva gelosia, raramente è in grado di modificarli senza un valido supporto terapeutico, visto che questo tipo di ossessione è estremamente resistente al cambiamento.

Pur comprendendo quanto sia difficile allontanarsi da chi si ama, occorre tener presente che se la persona che avete accanto non riconosce di avere un problema o non cerca attivamente di cambiare, pur di fronte alla vostra sofferenza, dovete prendere le distanze. Avete diritto di stare bene e di essere amati e “valutati” per quel che siete oggi nella coppia, non per eventuali errori commessi e ancor meno per aver amato un’altra persona, questa non è certo una colpa.

Se per stare meglio dovete allontanarvi da chi vi accusa ingiustamente, vi denigra e dubita di voi, allora questa è la strada da seguire per riconquistare il vostro benessere.