Dott.ssa Marina Giannerini

Ipocondria

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Ipocondria

Differenza tra Ipocondria e Patofobia

Sebbene spesso siano confuse, l’ipocondria e la patofobia presentano caratteristiche distinte. Chi soffre di patofobia tende a fissarsi su una singola specifica patologia, frequentemente su malattie fulminanti. Un esempio comune di patofobia è la paura di avere un infarto, nota anche come cardiofobia.

Al contrario, l’ipocondriaco manifesta ansia per qualsiasi variazione, anche minima, nel funzionamento del proprio organismo. Ogni segnale di malessere o dolore viene percepito come la prova di una grave malattia organica.

Ipocondria

L’ipocondria si definisce come la convinzione di avere una o più malattie, spesso di grave entità. Questa condizione porta la persona a prestare un’attenzione eccessiva a ogni segnale proveniente dal proprio corpo, accompagnata da una lunga serie di controlli medici. La paura più intensa per chi soffre di ipocondria riguarda la possibilità di avere un tumore o una sindrome degenerativa, come il Parkinson o la sclerosi multipla

Comportamenti Tipici di Chi Soffre di Ipocondria o Patofobia

Le persone affette da ipocondria o patofobia tendono a manifestare comportamenti specifici, tra cui:

  • Ascolto e rilevazione costante dei segnali del corpo: Nel caso della patofobia, l’attenzione è focalizzata esclusivamente sull’organo di preoccupazione, come il cuore.
  • Consultazione di siti medici online: Ricerca incessante di informazioni su sintomi e malattie.
  • Richiesta continua di rassicurazioni mediche: Questo può includere indagini cliniche frequenti, come prelievi, ecografie, gastroscopie, ECG e TAC.
  • Condivisione dei propri dubbi di salute: Parlare in modo eccessivo dei propri timori con amici e familiari.

 

Sebbene queste azioni possano fornire un iniziale senso di rassicurazione e ridurre temporaneamente l’ansia, nel tempo tendono a peggiorare e amplificare il problema.

Consapevole di questo meccanismo, il terapeuta strategico è in grado di guidare la persona fuori da questo “tunnel” di ansia, utilizzando alcune semplici ma efficaci manovre.

 

Per un’accurata descrizione di questa tipologia di disturbo e della metodica di trattamento adottata in Terapia Breve Strategica consiglio di leggere:

“La paura delle malattie” di A. Bartoletti e G. Nardone (Ponte alle Grazie, 2018)