Il ritorno alla normalità dopo il lockdown, per grandi e piccini, non porterà solo un senso di rinnovata libertà, ma anche qualche preoccupazione: per il ritorno al lavoro, per la ripresa dei contatti sociali, per l’abbandono di quelle che erano diventate le nuove abitudini.
Dovremo riabituarci a uscire da una situazione che, seppur costrittiva era anche protettiva.
In particolare per i bambini il ritorno alla normalità porterà l’allontanamento dei genitori. Non dovremo stupirci, quindi, se qualche bambino potrà mostrare segni di disagio di fronte all’imminente cambiamento.

I bambini e i ragazzi, che seppur hanno sofferto le limitazioni imposte dal lockdown, dall’altro hanno stretto ancor più il legame coi propri genitori, divenuti più che mai una rete di sicurezza e protezione.
Il vissuto di disagio che potrà presentare un bambino varierà in base alla sua età.
Alcuni, avendo tanto sentito parlare di questo minaccioso virus potrebbero essere preoccupati per la salute dei genitori vedendoli uscire; i più piccoli potrebbero esprimere l’ansia da separazione con reazioni rabbiose, pianto, vomito o piccole regressioni come fare la pipì a letto.
Cosa fare?
– Senza allarmarci di queste manifestazioni, ma prendendocene cura, potremo accogliere e rassicurare i nostri figli, accompagnandoli al ritorno alla normalità.
– Anticipare con un po’ di anticipo ai bimbi che fra poco si riprenderà con le usuali abitudini e che mamma e papà torneranno al lavoro.
– Sottolineare le cose positive che avverranno: vedrai più spesso i nonni, i cuginetti potrai andare al parco…
– Per ridurre l’impatto del distacco, e l’ansia da separazione, sarebbe anche utile impostare un cambiamento graduale della routine.
Tutte queste manifestazioni si estingueranno gradualmente, ma se dovessero protrarsi nel tempo, potete chiedere il supporto di un professionista che saprà indicarvi come intervenire.