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DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO

 

Il Disturbo Ossessivo Compulsivo è una delle patologie psicologiche più invalidanti perché la mente di chi ne soffre si trova dolorosamente imprigionata nell’ossessione e la vita finisce per essere totalmente subordinata e scandita dai rituali indotti dalla compulsione.

 

Dubbio patologico

Chi soffre di disturbo ossessivo è assillato da domande, dubbi, a cui non riesce a trovare una risposta soddisfacente, definitiva.

Col tempo la persona si trova intrappolato in una catena di domande e di risposte. Paradossalmente, ogni risposta che si dà non fa altro che alimentare la quantità delle domande. Un esempio di dubbio patologico può essere il dubbio di poter diventare calvo.

Ci si può domandare senza fine se succederà o non succederà, si posso chiedere rassicurazioni a familiari, amici o a professionisti, ma tutte queste risposte invece che sedare l’ansia, il dubbio, non faranno altro che fornire nuovo materiale su cui arrovellarsi, precipitando sempre più nella palude del dubbio.

 

Disturbi Ossessivi 

Le ossessioni sono pensieri intrusivi, immagini mentali che sono percepiti, dalla persona che ne soffre, come irrefrenabili, sgradevoli che provocano ansia, paura o senso di colpa. Le ossessioni sono spesso di natura bizzarra e, chi ne soffre, è solitamente consapevole della loro infondatezza o esagerazione.

Il contenuto di tali pensieri ossessivi è vario, i più comuni riguardano la paura di contaminazione (da microbi, Aids, sporco o sostanze potenzialmente nocive), il domandarsi ripetutamente se si è chiuso il gas, se si è lasciata la porta aperta o la paura ossessiva di fare del male a qualcuno (spesso a chi si vuol bene).

Cosa fa la persona per cercare di lenire l’ansia?

Per tentare di lenire l’ansia dovuta ai pensieri ossessivi la persona chiede continue rassicurazioni a chi gli sta vicino, o più tipicamente cerca di combattere i pensieri intrusivi senza riuscire però a scacciarli.

 

Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC)

Si instaura quando la persona ha dubbi ossessivi o una paura intensa e tenta di rassicurarsi e di placare l’ansia mettendo in atto comportamenti ripetitivi (compulsioni), fino a giungere a creare veri e propri rituali di controllo compulsivo. Gli esempi di rituali potrebbero essere infiniti, abbiamo ad esempio i rituali magici,  i rituali riparatori e i rituali preventivi.

Quando si pensa a manie compulsive cosa pensiamo più comunemente?

un esempio classico è il bisogno irrefrenabile di controllare più e più volte di aver chiuso la porta, l’auto o il rubinetto del gas oppure quello di lavare o disinfettare continuamente la casa oppure le mani nel dubbio che siano sporche nonostante i ripetuti lavaggi.

Non di rado il pensiero ossessivo può indurre a compiere tutta una serie di movimenti che possono essere alquanto articolati e bizzarri; la persona pur rendendosi conto dell’illogicità dei suoi gesti non riesce a fare a meno di metterli in atto.

 

Le tipologie di rituale possono rientrare in tre classi: preventiva, propiziatoria riparatoria.  Il disturbo ossessivo-compulsivo può arrivare a compromettere fortemente la qualità della vita; chi ne soffre può impegnare fino a diverse ore al giorno nell’esecuzione dei rituali. Si stima che il Disturbo Ossessivo Compulsivo colpisca, senza distinzioni di età o sesso, quasi il 5% della popolazione nei paesi occidentali. Vale a dire che oggi, ogni cento persone cinque svilupperanno, nell’arco della propria vita un DOC.

 

Le compulsioni possono essere solo mentali, in questo caso non prevedono azioni, ma pensieri strutturati in rituali, quali, ripetizione di parole o formule mentali, sequenze di numeri o conteggi. Spesso, inoltre, chi soffre di disturbi ossessivo coinvolge i familiari nei suoi rituali o chiede loro continue rassicurazioni rispetto ai suoi dubbi. I familiari, assistendo all’ansia del proprio congiunto sovente cedono alla richiesta, ma ahimè finiscono in questo modo per alimentare il problema.

 

Cosa fa la persona che soffre di questo disturbo per lenire l’ansia?

  • Evitare la situazione temuta;
  • Chiedere costante  rassicurazione e aiuto alle persone che gli sono accanto;
  • Mettere in atto una sequenza rituale di azioni.

 

 La Terapia Breve Strategica può aiutare?

 

La psicoterapia breve strategica risulta tra gli interventi più efficaci nel trattamento del disturbi ossessivi e compulsivi; il protocollo d’intervento ideato per questa patologia è stato esportato in tutto il mondo riscontrando risultati estremamente soddisfacenti.